Dal 22 al 26 giugno si svolgerà a Roma il X Incontro Mondiale delle Famiglie: seguendo le indicazioni di papa Francesco e tenendo conto delle restrizioni legate alla pandemia, l’evento vedrà però la partecipazione solo di piccole delegazioni di ogni Paese, mentre tutte le diocesi del mondo sono state invitate a promuovere iniziative locali nei giorni precedenti.
Nella nostra Diocesi di Milano si terrà sabato 18 giugno dalle 19, in piazza Duomo, l’evento «Sante subito! Famiglie 2022»: un incontro di due ore, aperto a tutti, in compagnia dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, per riflettere, pregare e fare festa per e con le famiglie.
A condurre la serata sarà l’attore Giovanni Scifoni, volto noto al grande pubblico per la partecipazione alla serie “DOC – Nelle tue mani” nonché ideatore e protagonista di vari programmi su temi religiosi per TV2000. I partecipanti assisteranno alla proiezione del messaggio del Papa e di quattro video-testimonianze di coppie: un viaggio tra gioie e fatiche della vita familiare. Non mancheranno momenti di animazione: flash mob, intermezzi musicali e teatrali… Uno spazio sarà anche dedicato al ricordo del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, svoltosi proprio a Milano nel 2012. La riflessione e la preghiera dell’Arcivescovo chiuderanno la serata. Nel pomeriggio, a partire dalle 17, tre piazze del centro città (San Fedele, Santo Stefano e Sant’Alessandro) ospiteranno laboratori, stand a tema e momenti di animazione. In ognuna delle tre piazze si metteranno a tema alcune dinamiche che caratterizzano la vita familiare: il rapporto tra generazioni, la relazione famiglia e società, le relazioni nella coppia. Poi tutti i partecipanti confluiranno in piazza Duomo per la celebrazione delle 19.
Cosa andremo a vivere?
Il 18 giugno sarà l’occasione per una nuova prossimità, lieti di assaporare, come scrive il Papa nella Evangelii gaudium, “la mistica di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a una marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio”. Canteremo gratitudine a non finire alle famiglie, grembo divino di affetti e di cura nel tempo della pandemia, storia bella di luce e santità tra le ombre di un mondo che attende la pace».
Quale l’obiettivo? È molteplice:
1. Mostrare la bellezza dell’amore vissuto all’interno della Famiglia e la necessità di prendersene costantemente cura, perché è in sé stesso molto fragile. La famiglia riconosce in sé stessa dei doni che è chiamata ad offrire alla Chiesa. La Chiesa, a sua volta, riconosce e valorizza la presenza della famiglia come dono in quanto soggetto effettivo di evangelizzazione.
2. È necessario, da una parte, "svegliare" le famiglie, donare loro la consapevolezza del dono che sono all'interno della Chiesa. Dall'altra parte, è importante che la Chiesa impari a valorizzare i doni che lo Spirito elargisce alla famiglia, riconoscendola come protagonista dell'evangelizzazione perché siano al tempo stesso Chiese domestiche e fermento evangelizzatore nella società.
3. La famiglia cristiana deve oggi reimparare a scoprire la sua particolare identità e la sua specifica missione nella società e nella Chiesa. Quanto più i coniugi e i genitori cristiani cresceranno nella consapevolezza che la loro «Chiesa domestica» è partecipe della vita e della missione della Chiesa universale, tanto più i figli potranno essere formati al «senso della Chiesa» e sentiranno tutta la bellezza di dedicare le loro energie al servizio del Regno di Dio”.
Diamo allora il nostro contributo di presenza attiva. Conto di poterci essere in Piazza Duomo con tante famiglie della nostra Comunità Pastorale, non solo per vivere un momento sano e costruttivo di festa (che di questi tempi non guasta affatto!), ma anche e soprattutto per sentirci parte di una Chiesa Madre più grande che si prende cura e ha bisogno della testimonianza del nostro amore.
Lasciamoci coinvolgere dalla festa, rispondiamo all’invito del Papa e del nostro Arcivescovo Mario per ritrovare una carica e un entusiasmo nuovo che sappia ripagare la stima e la fiducia di chi vuole voi famiglie … “Sante subito!”.