Festa della famiglia 2022: «Annunciate con gioia la bellezza dell’essere famiglia!

Festa della famiglia 2022: «Annunciate con gioia la bellezza dell’essere famiglia!

«Annunciate con gioia la bellezza dell’essere famiglia!». È l’invito che faremo che tutte le famiglie si sentiranno rivolgere domenica prossima in occasione della festa della Famiglia. Facciamo un piccolo sondaggio: quand’è stata l’ultima volta che in casa nostra ci siamo detti: “com’è bello!”? Se chi sta leggendo in questo momento non se lo ricorda... capirà meglio il tema sul quale la nostra diocesi ci invita a vivere la festa della famiglia.

Quest’anno ci chiederemo vicendevolmente di dimostrare «com’è bello» vivere insieme in famiglia, nonostante anche tante difficoltà, tensioni, preoccupazioni. Ma la forza della famiglia sta proprio nella sua capacità di vivere con gioia la sua bellezza, fino in fondo. Dirsi reciprocamente "com'è bello" vivere in famiglia sarà il nostro punto di partenza.

Il tema diocesano riprende l’«Invio missionario delle famiglie» che Papa Francesco ha rivolto a tutti a conclusione del X Incontro mondiale delle famiglie (che si è svolto nel giugno scorso). Ci piace comunicarci che le famiglie non dovranno mai camminare da sole, ma trovare il sostegno di una comunità che educa e ama.

La bellezza dell’essere famiglia vorrei declinarla meglio proponendovi tre obiettivi che mi paiono non più rimandabili per costruire fondamenta cristiane solide in ogni nostra casa.

1. ricollegare amore / generazione / cura. Ripartiamo dal fondamento del nostro matrimonio: siamo stati voluti insieme da un amore più grande di noi, da una Padre che “regalandoci” un “lui/lei” a cui voler bene, non ha mai smesso di prendersi cura di ciascuno. Questo è il cuore del matrimonio e dell’unione coniugale. Forse il ridircelo, soprattutto quando attraversiamo momenti meno felici... può farci un gran bene.

2. riallacciare legami familiari e generazionali. Riprendiamoci il gusto del dialogo e dello scambio tra generazioni diverse all’interno della medesima famiglia e fra famiglie di diversa generazione. I genitori siamo contenti di essere genitori avendo qualcuno da educare e di cui prendersi cura. I figli ritrovino passione nell’imparare a crescere, ponendosi traguardi da raggiungere senza esigere di bruciare le tappe. E i nonni non abdichino al ruolo che la vita gli ha affidato: distribuire il tesoro della sapienza.

3. affrontare la complessa sfida educativa. Abbiamo affrontato e lo stiamo ancora facendo una pandemia devastante dal punto di vista delle relazioni interpersonali... stiamo affrontando una crisi economica che ci sta mettendo duramente alla prova... stiamo convivendo con una crisi di fede e di valori umani senza precedenti... vogliamo almeno aiutarci a costruire un futuro promettente per i nostri figli! ... perché, come ci ha detto l’Arcivescovo Mario nel suo ultimo discorso alla città, le nuove generazioni ci rivolgono l’invocazione: «Dateci buone ragioni per diventare adulti!».

Sentiamoci allora tutti invitati domenica prossima. Lo dobbiamo a noi stessi, in nome dell’amore che continuamente ci promettiamo; lo dobbiamo ai nostri figli per non deluderli nell’esemplarità che ci richiedono; lo dobbiamo alla Chiesa che, seppur con tante carenze e difetti, prova ad accompagnarci in tutte le fasi della nostra unione coniugale; lo dobbiamo al buon Dio che, da inguaribile Padre ottimista, continua a scommettere sulla nostra capacità di volerci bene...

Avrei anch’io, in quanto parroco della Comunità, un appello da lanciarvi, un appello che sento profondamente vero e attuale, un appello che vuole tradurre più esplicitamente l’invito del Papa “Annunciate con gioia la bellezza dell’essere famiglia!”, e lo tradurrei così:

  •   fidatevi dell’Amore che Dio ha posto in voi

  •   Annunciate con la gioia della vostra vita di coppia la bellezza e la grazia del matrimonio

    cristiano, per dare speranza a coloro che non ne hanno più.

  •   Siate segno del Cristo vivente, senza paura di quel che il Signore vi chiede, né di essere

generosi con Lui...
Sono certo che non mi deluderete!

Don Giampietro