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Una settimana... per scrivere insieme il futuro!

 

Carissimi, con il 21 gennaio fino al 31 gennaio la nostra comunità pastorale, e in particolare gli oratori e con essi tutti coloro che li frequentano per le attività o un servizio saranno coinvolti in quella che viene chiamata "Settimana dell'Educazione". Posso solo immaginare le resistenze: "Don c'è il Covid, cosa vuoi fare? Don abbiamo gli esami, cosa vuoi fare? Don abbiamo molti altri problemi, cosa vuoi fare?" con le conseguenti risposte. Da quanti anni sento una cantilena così, una cantilena che alcune volte mi ha portato allo sconforto. Ebbene anche io vedendo le innumerevoli proposte diocesane e le continue pressioni dell'ufficio diocesano sulla costruzione finale dei progetti degli oratori mi sono sentito di domandare: "Che cosa volete fare?". Di fronte però a questa domanda "desolata" si affianca a me un'altra immagine: educatori che in questi mesi di quarantena si sono dovuti ripensare nel loro servizio, nell'affiancare i ragazzi; catechiste che hanno iniziato a cercare altri modi per stare vicino alle famiglie; giovani che hanno donato i loro talenti per la costruzione di nuovi canali di comunicazione; educatori professionali che hanno cercato di implementare i servizi di doposcuola, provando già a immaginare anche un futuro o creando proposte in base alle diverse "zone"; allenatori, volontari e collaboratori (e anche i nostri nonni) che fremono di tornare ad abitare i nostri ambienti... Insomma c'è una vita nei nostri oratori che continua a palpitare, non nella solita modalità, ma nella sua energia sì. E allora alla domanda degli scettici "che cosa vuoi fare?" trovo una risposta che non nasce da me, ma dal nostro metterci INSIEME IN GIOCO come abbiamo fatto fino ad ora: vogliamo scrivere insieme il futuro! L'Arcivescovo Mario nella Messa per gli oratori del 31 gennaio 2020 in Duomo nella sua omelia si è rivelato profetico. Nelle sue parole ritrovo il senso del nostro agire in questo tempo. Non può esserci futuro per i nostri oratori senza queste tre coordinate: Gesù, correre e opere di misericordia! Gesù. È lui la via che dobbiamo seguire e in questo tempo siamo chiamati a seguirlo senza avere paura di sognare, senza avere paura di uno sguardo propositivo sul futuro. Nessuna azione educativa della nostra comunità ha senso senza l'esperienza della fede e della sequela. Questa è la persona che non possiamo far tacere, la parola che esprime la bellezza che siamo. Non possiamo educare senza conoscerci in profondità. Per questo la nostra settimana dell'educazione verrà accompagnata da spunti di preghiera che vivremo in presenza o online e che troverà compimento nella celebrazione della Messa in onore del Beato Carlo Acutis con la presenza di tutti i ragazzi, preadolescenti, adolescenti, giovani e famiglie e adulti legati all'oratorio il 29 gennaio alle ore 18.30 a Masnago. Correreperché abbiamo una missione da compiere, come una attrattiva che ci convince a superare ogni ostacolo, anche il Covid. Ripensare la nostra azione educativa ci fa bene, perché è un pensare al noi del futuro, a quel noi che ci aspetta. Per questo in diverse serate i diversi gruppi degli oratori vivranno un momento di riflessione e di rilancio della progettualità educativa, in vista della consegna del progetto dell'oratorio all'Arcivescovo Mario a fine gennaio e alla assemblea diocesana degli oratori del prossimo 27 febbraio.  Opere di misericordia, per accogliere, sfamare, fare compagnia, dare amicizia. In questa settimana dell'educazione dobbiamo sentirci tutti accompagnati, tutti coinvolti a creare un progetto che include tutti, soprattutto i più poveri: quelli materialmente poveri, quelli spiritualmente poveri, quelli fisicamente poveri. Dobbiamo aprire orizzonti di misericordia, di accoglienza, di ascolto nella verità. La Festa della Famiglia del prossimo 31 gennaio potrebbe essere l'occasione per pensare di preparare un pacco per le famiglie che sono povere, pensare di essere vicino ai nostri nonni, isolati, chiusi, sfiduciati da questo tempo; pensare di fare una chiamata verso quel giovane che non si vede più: così impariamo ad essere famiglia, ad essere comunità. Che cosa vuoi fare don? Io voglio sognare, desidero cercare con voi una meta insieme per un futuro migliore, perché i nostri oratori non tornino a essere semplicemente "pieni di ragazzi", ma ad essere una comunità aperta nell'umanità, aperta nella speranza, una comunità che vive dell'amore del Signore! Don Matteo

Una settimana... per scrivere insieme il futuro!

Ottobre 2020: tempo di Prima Comunione & Santa Cresima

 

Questo è un mese di festa, per numerose famiglie della nostra Unità Pastorale: i bimbi riceveranno la Prima Comunione e i ragazzi il Sacramento della Cresima.Questi momenti sono due tappe importanti del cammino personale, per conoscere Gesù, ricordando che Lui per primo mi dice: "Ehi, ciao! Io sono il Tuo grande Amico, che ti è vicino sempre. Vuoi impegnarti con me! Stare un po' con me, così come fai con il tuo amico/a del cuore?". Queste domande poi, ci accompagneranno tutta la vita: potremo, da grandi, anche rifiutarle o dimenticarle... ma Lui sarà sempre al nostro fianco, aspettandoci e sostenendoci; e ci accoglierà sempre a braccia aperte, come il Padre del figliol prodigo.Facciamoci, quindi, aiutare da Papa Benedetto XVI a capire questi due Sacramenti, che con il Battesimo e la Confessione, ci fanno vivere da amici, con Gesù. Papa Benedetto quando incontrò il 15 ottobre 2005, i bimbi e le bimbe che avrebbero ricevuto la Prima Comunione disse: "Mi ricordo ancora quel giorno... nel centro dei miei ricordi gioiosi e belli sta questo pensiero: lì ho capito che Gesù è entrato nel mio cuore, ha fatto visita proprio a me. E con Gesù, Dio stesso è con me. E che questo è un dono di amore che realmente vale più di tutto il resto che può essere dato dalla vita; e così sono stato realmente pieno di una grande gioia perché Gesù era venuto da me. E ho capito che adesso cominciava una nuova tappa della mia vita, avevo 9 anni, e che adesso era importante rimanere fedele a questo incontro, a questa Comunione. Ho promesso al Signore, per quanto potevo: "Io vorrei essere sempre con te" e l'ho pregato: "Ma sii soprattutto Tu con me". E così sono andato avanti nella mia vita".  E cosa disse, a San Siro, il 2 giugno 2012 ai ragazzi e ragazze della Cresima? "Avete imparato a riconoscere le cose stupende che lo Spirito Santo ha fatto e fa nella vostra vita e in tutti coloro che dicono «sì» al Vangelo di Gesù Cristo. Avete scoperto il grande valore del Battesimo, il primo dei Sacramenti, la porta d’ingresso alla vita cristiana. Voi lo avete ricevuto grazie ai vostri genitori, che insieme ai padrini, a nome vostro, hanno professato il Credo e si sono impegnati a educarvi nella fede. Questa è stata per voi – come anche per me, tanto tempo fa! – una grazia immensa. Da quel momento, rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo, siete entrati a far parte della famiglia dei figli di Dio, siete diventati cristiani, membri della Chiesa. Ora siete cresciuti, e potete voi stessi dire il vostro personale «sì» a Dio, un «sì» libero e consapevole. ll sacramento della Cresima conferma il Battesimo ed effonde su di voi con abbondanza lo Spirito Santo. Voi stessi ora, pieni di gratitudine, avete la possibilità di accogliere i suoi grandi doni che vi aiutano, nel cammino della vita, a diventare testimoni fedeli e coraggiosi di Gesù. I doni dello Spirito sono realtà stupende, che vi permettono di formarvi come cristiani, di vivere il Vangelo e di essere membri attivi della comunità. Cari ragazzi e ragazze, tutta la vita cristiana è un cammino, è come percorrere un sentiero che sale su un monte - quindi non è sempre facile, ma salire su un monte è una cosa bellissima - in compagnia di Gesù; con questi doni preziosi la vostra amicizia con Lui diventerà ancora più vera e più stretta. ... Non manchi poi la vostra preghiera personale di ogni giorno. Imparate a dialogare con il Signore, confidatevi con Lui, ditegli le gioie e le preoccupazioni, e chiedete luce e sostegno per il vostro cammino”. Personalmente, e con tutte le catechiste, posso dire che vivere con i bimbi e i ragazzi questo percorso verso i Sacramenti, è un cammino che: - ci interpella, perché ci chiede di testimoniare la nostra fede,- ci arricchisce, perché molte domande dei bimbi/ragazzi sono “provocazioni” a “dar ragione” della fede che ci è stata donata,- ci rende colme di gratitudine: Dio ci chiede di avere a cuore questi bimbi, così come Lui ha a cuore ciascuno di noi Per questo diciamo GRAZIE! Ai bambini, alle bambine, ai ragazzi, alle ragazze e alle loro famiglie! M. Carla, e tutte le catechiste  

Ottobre 2020: tempo di Prima Comunione & Santa Cresima

Quale estate per i nostri ragazzi? Lettera e questionario rivolto alle famiglie della comunità

Carissime famiglie, l'avvicinarsi dell'estate ci porta subito a pensare a cosa andremo a vivere quest'anno. Cosa vivranno i nostri ragazzi abituati a vivere il tempo estivo con l'esperienza dell'Oratorio feriale, delle vacanze insieme...? Certamente abbiamo una sola certezza: l'estate che ci apprestiamo a vivere non sarà come le altre. Questo aspetto però non far venire meno una seconda certezza: l'oratorio ci sarà! Abbiamo scoperto in questi mesi come oratorio non è tanto un luogo ben preciso, delle mura, ma stiamo scoprendo come l'oratorio è lo stile educativo della comunità cristiana che accompagna le famiglie e i ragazzi a sentirsi Chiesa in cammino con Gesù anche in un tempo così anomalo. Come oratori della città di Varese, in collaborazione con l'amministrazione comunale ed altri enti che lavorano in ambito sociale ed educativo, stiamo ipotizzando un progetto per l'estate.  Premettiamo che non c'è ancora una conferma ufficiale della possibilità che si possa realizzare l'apertura delle strutture, ma, qualora fosse possibile, il progetto rispetterebbe scrupolosamente le normative sulla sicurezza igienico-sanitaria e sul distanziamento sociale che saranno imposte dalle Istituzioni.  Certamente non possiamo immaginare un oratorio estivo come lo abbiamo sempre fatto. I numeri, gli spazi, le precauzioni non consentiranno di vivere l'esperienza estiva nella consueta modalità. Si darà anzitutto priorità a quelle famiglie che hanno una reale esigenza di affidare i loro bambini a una realtà educativa per cause lavorative di entrambi i genitori e per assenza di qualcun'altro a cui affidare i ragazzi. Per lo sviluppo di un progetto educativo adatto, corrispondente alle esigenze delle famiglie, chiediamo di rispondere al sondaggio qui sotto entro venerdì 22 maggio. Il questionario NON costituisce iscrizione alle attività. Ci teniamo anche sottolineare che questo servizio estivo chiederà un coinvolgimento notevole di adulti, sopratutto per il servizio di controllo dei ragazzi e di igienizzazione degli ambienti a conclusione delle attività: è anche da questa disponibilità che dipenderà la portata del servizio che potremo erogare.  Chiediamo già ora di scrivere a don Matteo (3893143032), Filippo (+39 348 797 7045) e Sara (+39 340 195 0109) una vostra disponibilità indicando giorni e orari, oppure inviando una e.mail a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Grazie dell'attenzione e ... a presto! don Matteo, Filippo e Sara     Kevin chicken fatback sirloin ball tip, flank meatloaf t-bone. Meatloaf shankle swine pancetta biltong capicola ham hock meatball. Shoulder bacon andouille ground round pancetta pastrami. Sirloin beef ribs tenderloin rump corned beef filet mignon capicola kielbasa drumstick chuck turducken beef t-bone ribeye. Pork loin ground round t-bone chuck beef ribs swine pastrami cow. Venison tenderloin drumstick, filet mignon salami jowl sausage shank hamburger meatball ribeye kevin tri-tip. Swine kielbasa tenderloin fatback pork shankle andouille, flank frankfurter jerky chicken tri-tip jowl leberkas.<br><br>Pancetta chicken pork belly beef cow kielbasa fatback sirloin biltong andouille bacon. Sirloin beef tenderloin porchetta, jerky tri-tip andouille sausage landjaeger shank bresaola short ribs tongue meatloaf fatback. Kielbasa pancetta shoulder tri-tip pastrami filet mignon ham corned beef prosciutto doner beef ribs. Doner sausage ham hock, shoulder sirloin pancetta boudin filet mignon chuck. Meatball ham hock beef, filet mignon tri-tip andouille venison ground round chuck turducken drumstick. Button Text

Quale estate per i nostri ragazzi? Lettera e questionario rivolto alle famiglie della comunità

Al via l’anno oratoriano per la comunità pastorale MA.M.I.

Dal distanziamento ad una maggiore partecipazione Settembre è il mese che dà il via ad un nuovo anno oratoriano per la comunità pastorale Maria Madre Immacolata: ripartono le attività di doposcuola e catechesi, compatibilmente alle disposizioni diocesane messe in atto per l’emergenza Covid-19.   Ad Avigno, Bobbiate e Masnago ricominciano, sotto la supervisione di Don Matteo e Suor Gioia gli incontri di catechesi dedicata ai bambini e ragazzi dai sei ai 19 anni, senza modificare i gruppi ma in spazi ampi volti a garantire tutte le misure di sicurezza. Lo stesso accade per i doposcuola di Bobbiate e Masnago, per le scuole primarie e secondarie di primo grado, sotto l’occhio attento ed esperto degli educatori Filippo, Carla, Stefania e Gabriella. Ai genitori viene chiesta la sottoscrizione di un patto di responsabilità, proprio come avviene nelle scuole, che garantisca una migliore comunicazione tra parrocchie e famiglie. “Ci prepariamo a vivere un anno diverso da quelli a cui siamo abituati ma, sono certo, non peggiore. Ci siamo resi conto in questi mesi e soprattutto con l’esperienza dell’oratorio estivo ‘Summerlife’, che queste normative anti assembramento non significano necessariamente distanza. – ha raccontato Don Matteo Moda – Siamo partiti con il timore che i piccoli gruppi non fossero congeniali al nostro modo di intendere l’oratorio ma abbiamo dovuto ricrederci. In realtà, lavorare con pochi ragazzi per volta ha moltiplicato la conoscenza e il divertimento.” Sicuramente con più fatica rispetto al normale: per le attività di sanificazione, rilevazione della temperatura  e per tutte le altre procedure previste dai protocolli Covid occorre una presenza massiccia di adulti che donino il loro tempo. “Guardo a questo tempo non come ad un periodo limitante ma come alla possibilità di ripensarsi come oratori. Mi spiego meglio: in questi mesi ci siamo accorti di quanta partecipazione in più ci sia stata da parte degli adulti: è evidente ora più che mai che questo donare tempo sia particolarmente utile nella crescita degli oratori, ma ancor di più nella crescita dei ragazzi. Rimettersi in gioco come comunità cristiana dove ognuno ha una capacità di protagonismo maggiore è una sfida da cogliere, perché le parrocchie non sono fatte solo da preti e suore ma per la maggior parte da famiglie che nella parrocchia trovano un posto di condivisione e comunità. – continua don Matteo – Mi piacerebbe che quest’anno fosse paradossalmente un anno della creatività, che tra una mascherina e un gel igienizzante si possa trovare una modalità diversa per essere parte attività della comunità.” Una comunità che durante i mesi del lockdown ha saputo conservare uno spirito unito, grazie a tutte le attività online dalla Santa Messa in streaming agli incontri sulle piattaforme più disparate. “Mi viene in mente l’icona che accompagnerà questo anno pastorale: quella dei discepoli di Emmaus. – conclude don Matteo – Ecco, se noi riuscissimo a trovare in Cristo quella gioia che riempie, quella gioia che ci fa rimettere in cammino per annunciare a tutti che c’è qualcosa o, meglio, Qualcuno che cambia la nostra vita probabilmente saremmo sulla strada giusta. E non ci sarebbe nessun distanziamento che tenga.”                                BB

Al via l’anno oratoriano per la comunità pastorale MA.M.I.

Interviste dall'oratorio

 

Questa settimana abbiamo pensato di intervistare alcuni bambini che stanno passando le loro giornate in oratorio. Questo è quello che ci hanno raccontato! Buona lettura!!! Qual è la cosa che ti piace di più di questo oratorio estivo? Mi piace giocare a schiaccia tre con gli altri bambini e con gli animatori e mi è piaciuto molto rivedere gli amici dopo tanto tempo chiusi in casa. Mi diverto anche a passare il tempo con le animatrici a fare tutte le attività e i compiti. Beatrice Quali attività si fanno in oratorio? Si fanno i giochi con l’acqua e di squadra, i compiti, i laboratori di lettura e di arte e pittura, gioco libero e si usa molto la fantasia. Ogni gruppo si organizza nel tempo libero come vuole e noi abbiamo inventato e costruito una spa in salone dove ci si può rilassare con lettini e profumi dolci. Laura Quali gite si fanno in oratorio? Quasi ogni giorno i gruppi vanno a fare passeggiate e giochi alla Madonnina, al campo del Duse e al lavatoio. Siamo andati anche alla Schiranna al parco Zanzi a saltare sui tappeti elastici. Settimana prossima andremo in piscina!!!!! Margherita Come sono i pasti in oratorio? Il cibo è superbuonissimo, mangiamo sempre primo, secondo e la frutta o il dolce. Alle 12.30 arriva un camioncino che si porta tutto quello che dobbiamo mangiare e poi ci mettiamo a tavola che prima apparecchiamo. Mentre mangiamo parliamo sempre di tantissime cose, a volte molto divertenti che ci fanno ridere e ci fanno quasi dimenticare di finire quello che abbiamo nel piatto. Rachele Sei felice di venire in oratorio? Tantissimo, non vedevo l’ora. Il primo giorno mi sono svegliata alle 6.30 perché volevo venire qui. Marvi

Interviste dall'oratorio

Chierichetti al tempo del coronavirus? Sì, SEMPRE!

Chierichetti al tempo del coronavirus? Sì, SEMPRE! Come si fa a essere chierichetti al tempo del coronavirus? Non possiamo partecipare all'eucarestia, non possiamo compiere nessun tipo di servizio... cosa possiamo fare? La Fiaccolina di questo mese ci da la risposta: siamo ancora chierichetti e ci possiamo allenare con due esercizi! Il primo è quello della preghiera: in questo mese di maggio prova a dire una decina del rosario usando i consigli che trovi su questo numero! Pensa e prega per chi ha veramente bisogno in questo tempo! Il secondo esercizio: la carità. C'è qualcuno che ha bisogno di te, qualcuno che magari non conosci, e che non vive bene questa situazione, magari un tuo amico o compagno di classe. Invece di guardare a te, prova ad aiutare qualcuno, con un gesto di vera attenzione! Stiamo riscoprendo il nostro cuore di essere chierichetti: piccoli eroi in mezzo a grandi giganti di carità e di preghiera! Continua ad essere un eroe! Buona lettura, ma soprattutto: buona avventura! Don Matteo QUI IN ALLEGATO IL PDF della Fiaccolina di Maggio Scarica la Fiaccolina

Chierichetti al tempo del coronavirus? Sì, SEMPRE!

Trasfigurati dallo stupore: l'Arcivescovo scrive per la festa degli oratori

 

Stupidi o stupiti? Parlano della stessa cosa, forse della pandemia, forse dei videogiochi, forse della scuola, forse anche della vicenda di Gesù. Ma gli stupidi parlano di tutto con le parole della cronaca, le notizie che si possono ridurre a una riga. Gli stupidi rimangono in superficie e dicono quello che tutti dicono. Si fanno una idea del mondo che mette angoscia.I discepoli in cammino verso Emmaus raccontano la vicenda di Gesù come un fallimento deludente, secondo la cronaca degli stupidi.Ma li sorprende il viandante sconosciuto e racconta la stessa vicenda come il compimento di una missione. Li sorprende e lo stupore li trasfigura, al punto che quando Gesù condivide il pane, non vedono solo un gesto qualsiasi, ma la sua rivelazione. Da stupidi diventano stupiti.Anche la storia di Carlo Acutis, morto di leucemia a 15 anni, si può leggere come un fatto di cronaca che racconta di un destino crudele che ha spezzato una promettente adolescenza. Chi è trasfigurato dello stupore riconosce invece la rivelazione della santità di un ragazzo. La festa dell’oratorio e la proposta educativa della comunità cristiana può essere ricevuta come un dono che permette la trasfigurazione: da stupidi a stupiti. Volti tristi o cuori che ardono? Le vicende che sono capitate e la vita sfigurata che abbiamo vissuto hanno ferito molte famiglie e fatto soffrire molte persone. Viene da piangere.Ma di fronte al soffrire alcuni si dispongono alla rassegnazione e alla paura: portano in giro per il paese il volto triste dei discepoli delusi che vanno verso Emmaus.Invece quelli che incontrano Gesù si lasciano istruire da lui. Si rendono conto che il loro cuore arde per lo stupore della storia che entra nella gloria, proprio attraverso il molto soffrire. Perciò, vinta la rassegnazione e la paura, diventano missionari, seminatori di speranza.Il volto sorridente di Carlo Acutis rivela che anche lui ha incontrato Gesù risorto e, fin dal giorno della sua prima comunione, non si stanca di seminare speranza. Un cuore che arde! L’oratorio si propone di aiutare i più giovani a incontrare Gesù, vivo, presente, capace di far ardere il cuore. Fotocopie o vocazioni? Forse ci sono ragazzi e ragazze che per essere felici sognano di “diventare come…”: vorrebbero imitare qualche eroe, qualche personalità di successo. Uno slogan interessante di Carlo Acutis dice: «Tutti nasciamo originali, molti moriamo fotocopie». I discepoli di Gesù sanno che per essere felici non si deve “diventare come…”, ma riconoscere la voce amica che chiama per nome: incoraggia a vivere la propria vocazione, trasfigurati dallo stupore di essere amati e capaci di amare. Festa dell’oratorio 2020 L’apertura dell’anno oratoriano, più che dalle molte cautele imposte dalla prudenza, è segnato dall’incontro con Gesù che si fa vicino ai suoi discepoli in cammino verso Emmaus e li trasfigura con lo stupore.L’operazione “Oratorio 2020” ha incrociato imprevisti e inedite proposte. Credo che dobbiamo raccogliere la sfida di trasfigurare in “festa” tutta la vita dell’oratorio, non solo il giorno di apertura. Il ritrovarsi è festa, pregare insieme è festa, la dedizione dei più grandi per i più piccoli è festa, la domenica è festa, la proposta vocazionale è festa. Anche scrivere insieme il progetto educativo si può vivere come festa. La redazione del progetto educativo dell’oratorio è uno degli appuntamenti significativi del percorso “Oratorio 2020” per dare forma e storia alla responsabilità educativa della comunità cristiana locale. Sono state offerte indicazioni per portare a buon fine l’impresa che permette di fare di questo impegno una occasione per confrontare intenzioni, valorizzare competenze, rendere obiettivo e quindi condivisibile il sogno, l’ardore, la passione educativa e la sua traduzione in calendari, iniziative, partecipazione e missione Mario Delpini Arcivescovo di Milano

Trasfigurati dallo stupore: l'Arcivescovo scrive per la festa degli oratori

Oratorio Estivo 2020: una speranza da custodire!

 

Se penso all'oratorio estivo in queste settimane a prima vista sembra un incubo. Un incubo che ha come sottofondo le domande di tanti genitori, le attese di tanti nostri ragazzi e la triste e vera risposta: no, non sarà come l'anno scorso, non so ancora dirti nulla. Una cosa però ho imparato in questi tempi: se vuoi una cosa bella e vera devi calmarti, riflettere insieme ai compagni di viaggio che il Signore Gesù ti ha messo accanto e puntare in alto. In queste settimane il lavoro che abbiamo vissuto con le Istituzioni diocesane, il Comune e le parrocchie della città è stata una vera riflessione per donare ai nostri ragazzi un tempo di nuova socialità e di rilettura di quello che hanno vissuto, nonostante le precauzioni di sicurezza che conosciamo. Ad oggi non sappiamo dirvi quando e come inizieremo l'oratorio estivo, in quanto la regione Lombardia non ha approvato ancora l'apertura dei centri estivi. Per il momento possiamo dirvi questi passi che stiamo compiendo: La proposta se inizierà si svilupperà su due mesi (giugno e luglio). La proposta verrà attivata su più luoghi della nostra comunità pastorale, in base alle forze disponibili. Ogni proposta che vogliamo costruire ha bisogno di figure adulte di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Secondo le attuali linee del governo  ad ogni 7 ragazzi delle elementari ci deve essere un adulto; ad ogni 10 ragazzi delle medie, ci deve essere un adulto.  L'adulto in questione dovrà garantire sempre una presenza continuativaper le ore che vivrà con il gruppo a cui verrà affidato. Chiediamo quindi ancora una volta a tutti i giovani e gli adulti della comunità di rendersi disponibile per essere presenti su una determinata fascia oraria su più giorni riferendosi a don Matteo (3893143032), Filippo (3487977045) e Sara (3401950109). Con venerdì 5 giugno sarebbe ottimale avere un primo quadro di adulti volontari, in modo tale da creare una squadra che andrà formata e suddivisa nei diversi gruppi che attiveremo.  Si avvia già da ora una preiscrizione alla proposta estiva che non ha ancora il carattere dell'iscrizione. Per l'iscrizione anzitutto verranno beneficiate quelle famiglie con comprovate necessità materiali ed esigenze assistenziali dei loro figli a causa di motivi di lavoro, a seguire le altre, in base al numero di volontari adulti presenti (e quindi in base ai gruppi che potremo creare in comunità). ). La preiscrizione è da compilare per ogni figlio che si vuole iscrivere alla attività, compilandolo a questo link: Preiscrizione Il lavoro con il decanato e con le cooperative, anche in vista di una formazione degli operatori, degli animatori e del tema dell'estate, continua. Dopo una prima lettura di questi passi sembra di vedere solo difficoltà, invece dietro c'è un sogno, che forse nessuna proposta estiva dei precedenti oratori ha garantito: accompagnare i ragazzi che potremo accogliere, prendersi cura di loro e del loro vissuto, soprattutto dopo questo tempo. Siamo in cammino, verso una nuova strada... ci vogliono però le pietre per costruirla. E quelle pietre è ciascuno di noi: questa è l'alta meta di questa estate, essere una comunità che con uno sforzo di insieme, vive il sogno di tanti nostri bambini: il sogno di tornare a sperare e a vivere una vita vera! don Matteo con Filippo e Sara

Oratorio Estivo 2020: una speranza da custodire!

La Comunità Pastorale ponte tra le famiglie e potenziali babysitter

Fase 2: aziende aperte e scuole ancora chiuse. Chi si prende cura dei bambini? LA COMUNITÀ PASTORALE PONTE TRA LE FAMIGLIE E POTENZIALI BABYSITTERRete di babysitting: in poco tempo l’idea rimbalza in tutta la città Dopo un’assenza di circa due mesi dalle abitudini lavorative quotidiane per la maggior parte degli adulti e dalla scuola per i più piccoli, il prossimo 4 Maggio comincia la cosiddetta Fase 2: molti

La Comunità Pastorale ponte tra le famiglie e potenziali babysitter

Ora..Andiamo: i nostri oratori ripartono!

 

Summerlife l'esperienza dell'oratorio estivo ha creato un nuovo desiderio in questa estate. Siamo partiti con paura, con timore di sbagliare le miriadi di regole che la situazione di emergenza sanitaria ci ha imposto. Tutte queste emozioni, anche lo smarrimento iniziale di non avere più oratori con i numeri che noi tutti conosciamo, sono lentamente svanite per lasciare spazio a un nuovo modo di fare, ma soprattutto di essere oratorio. Non più l'oratorio delle masse, ma l'oratorio dell'attenzione al ragazzo, al suo cammino, l'oratorio dove tutti si mettono in gioco. Penso con queste righe introduttive di farmi voce di tutti coloro che hanno collaborato nella progettazione e nella realizzazione di questo tempo estivo: grazie che avete ancora una volta creduto in noi e nella proposta della comunità cristiana delle nostre otto parrocchie! Dopo la parentesi di pausa estiva, caratterizzata anche da una esperienza di viaggio con gli adolescenti e da una gita con i giovani, i nostri oratori da lunedì 14 settembre ripartono con le attività dell'oratorio "invernale", e quindi con la proposta del cammino della iniziazione cristiana, con i doposcuola delle elementari e delle medie, con i cammini della pastorale giovanile e con la proposta dell'animazione. Ripartiamo in sicurezza, accogliendo le indicazioni che l'autorità pubblica e la diocesi ci forniranno man mano, in base all'andamento della pandemia. Ad oggi, con le diverse esperienze estive attive in diocesi, nessun oratorio è stato origine di un focolaio, e questo grazie al fatto della responsabilità che tutti hanno mantenuto, dai volontari degli oratori ai ragazzi e alle loro famiglie. Responsabilità che ancora oggi siamo chiamati a mantenere ancora più viva, per un ripartenza in sicurezza di tutto il nostro quotidiano.  I nostri oratori saranno aperti solamente per le attività, che man mano aggiorneremo sul sito e sul foglio "In Cammino". Non potranno essere aperti i cortili e i bar aperti al pubblico. Insomma viviamo quell'esercizio del vivere l'arte dei piccoli passi, non guardando con negatività il tempo presente, ma come una occasione per guardare ancora una volta come il Signore opera in noi e nelle nostre comunità, vincendo sulla delusione e tristezza con la luce della sua Pasqua, per vivere Ad occhi aperti. × Attenzioni da avere in seguito all’emergenza sanitaria COVID 19 Coloro che accedono in oratorio per la prima volta sono tenuti a firmare un Patto di responsabilitàe a vigilare attentamente sulle indicazioni igienico-sanitarie indicate dall'autorità e presenti qui sotto. All'ingresso dell'oratorio verranno registrate le presenze in base all'attività svolta in un registroche verrà aggiornato quotidianamente.  In oratorio non è permesso entrarecon i sintomi legati a COVID 19: temperatura superiore a 37,5° o sintomatologia respiratoria In oratorio non è permesso entrarese uno dei famigliari stretti o lo stesso minore negli ultimi 3 giorni abbia contrato sintomi influenzali (tosse, febbre superiore a 37,5°) In oratorio non è permesso entrarese uno dei famigliari o lo stesso minore negli ultimi 14 giorni abbia avuto contatti stretti con soggetti risultati positivi a COVID 19 o con persona con temperatura superiore a 37,5° o sintomatologia respiratoria. Ogni oratorio avrà un ingresso e un’uscita differenziati. Per eseguire tutte le operazioni di accoglienza con misurazione della febbre, lavaggio delle mani e firma dell’autodichiarazione di salute vi chiediamo la puntualità. I ragazzi indosseranno mascherina in tutti gli ambienti dell'oratorioe avranno il loro materiale personale (libro del catechismo o della scuola, quaderno, astuccio con colori, colla, forbici, penne e matite). Il materiale non va scambiato tra bambini. In caso di contrazione del virus, dopo verifica da parte del medico di base e  dell’autorità sanitaria, contattare don Matteo per gli oratori di Avigno, Masnago e Velate; suor Gioia per Bobbiate e Capolago.

Ora..Andiamo: i nostri oratori ripartono!

Un'estate ... dove tenere per mano il nostro essere comunità

 

Quest'estate sarà una estate strana! Non vedremo tutto quello a cui siamo abituati: le diverse feste delle parrocchie della comunità, i momenti belli entusiasmanti delle vacanze estive, ricche sempre di nuovi passi.... E l'oratorio estivo? Anche l'oratorio dovrà per le misure di protocollo approvate dal governo cambiare la sua fisionomia.  Avremo bisogno infatti oltre che dell'entusiasmo degli animatori, di figure adulte responsabili, pronte a garantire la vigilanza sui ragazzi, almeno mezza giornata, il controllo delle procedure di sicurezza e la pulizia degli ambienti. Insomma in una estate dove sembra non esserci nulla, dove rischiamo di lasciarci paralizzare dalla paura (più che comprensibile), l'invito che viviamo è quello di riscoprire il bello dell'essere comunità adulta che accompagna le future generazioni a una riscoperta della bellezza dello stare insieme ad altri nonostante le dovute precauzioni. Siamo il primo inizio di una nuova stagione per i nostri ragazzi: dimostriamoci uniti, anche in un semplice servizio. E allora questa estate non passerà alla storia come "l'estate del coronavirus", ma nemmeno "l'estate degli eventi mancati", ma l'estate dove abbiamo ricominciato ad apprezzarci gli uni e gli altri tenendo per mano il nostro futuro come comunità di adulti e giovani, verso un tempo migliore! Don Matteo

Un'estate ...  dove tenere per mano il nostro essere comunità

Con te! A casa.. insieme!

Carissime famiglie,

come state? Speriamo bene! Siamo coscienti del cambiamento che i nostri bambini e voi state vivendo. Il cammino della catechesi, come ogni attività dei ragazzi e delle famiglie ha trovato una battuta d'arresto in queste settimane. Insieme con la diaconia e con le catechiste abbiamo pensato di f

Con te! A casa.. insieme!