Durante l’oratorio estivo abbiamo attivato, come da tradizione della nostra comunità, una attenzione specifica per i ragazzi con disabilità o bisogni educativi specifici. Con la supervisione della cooperativa Intrecci abbiamo attivato una attenzione specifica su quattro ragazzi dei nostri oratori attraverso l’aiuto di due educatori. Ecco il racconto di Federica, referente di Intrecci per il progetto di inclusione: uno sprone ad andare avanti e a investire sulla progettualità educativa e sull’inclusione per tutti i ragazzi dei nostri oratori! Sono le 8.30 del primo giorno di oratorio feriale e a Bobbiate è arrivata *Valentina: la conoscono tutti, perché da anni frequenta l’oratorio e la scuola lì vicino. È un tipo simpatico e un po’ spericolato, va sempre tenuta d’occhio per evitare che faccia qualcosa di pericoloso. Gli altri bambini sanno che Vale è diversa: parla ad amici immaginari, non ha compiti da fare... Stessa Comunità Pastorale, diverso Oratorio. A Masnago è appena arrivato Luca, uno di quelli che di certo non passa inosservato: parla poco e urla tanto, fa rumore battendo le mani e con altri oggetti soprattutto quando, come oggi, è molto agitato; si muove avanti e indietro, difficilmente si ferma a fare la stessa cosa per più di qualche minuto. Ad Avigno l’oratorio è dedicato ai ragazzi della scuola media che arrivano dopo pranzo; tra loro c’è anche Paolo: ormai è un veterano del Oratorio Estivo (OE), ma nonostante questo fatica a comunicare con gli altri ragazzi e con gli animatori e difficilmente riesce a partecipare a tutte le attività pensate per la giornata. A volte si arrabbia e allora inizia a prendere a calci gli zaini dei compagni, che non sanno cosa fare. Sono questi alcuni dei ragazzi speciali di questa IV edizione del Progetto Inclusione. Ogni estate, infatti, l’OE organizzato dalla Comunità Pastorale Maria Madre Immacolata di Varese apre le iscrizioni a tutti, anche ai ragazzi con disabilità: il progetto prevede la presenza di educatori che favoriscano il più possibile la loro l’inclusione nelle diverse attività. Sì, ma come? Paradossalmente buona parte del lavoro non si concentra sui ragazzi del progetto: di loro bisogna scoprire pregi e difetti, limiti e risorse ma poi la vera sfida è fare in modo che queste ultime vengano colte e apprezzate da tutti, costruendo spazi relazionali in cui ciascuno possa sentirsi a proprio agio, in cui armonizzare i tempi di tutti e dove i limiti di alcuni vengano compensati dalle ricchezze del gruppo. In alcuni casi è necessario che l’educatore costruisca occasioni ad hoc, pensate e strutturate perché siano accessibili a tutti: è il caso dell’attività di cucina partita ad Avigno per Paolo, che https://www.comunitapastoralemami.it/26e9dec1-35f5-42c7-a4a1-266a2fba3582" alt="page4image63180032" width="419.999989" height="225.000000" /> nel giro di poco si è trasformata in un appuntamento fisso settimanale aperto a tutti gli interessati, con produzione di pasta della pizza, torte e biscotti apprezzati da tutti.In altre situazioni l’educatore resta sullo sfondo della scena, limitandosi a favorire la relazione: come con Valentina, una vera campionessa di calcio balilla tanto da essere voluta da tutti come compagna di squadra. A volte si litiga, oppure si fa finta di non sentire quando bisogna smettere di giocare perché gli animatori chiamano per la preghiera e perciò tocca all’educatore intervenire... Infine ci sono le occasioni fortuite, quei momenti inaspettati che gli educatori devono sempre essere pronti a cogliere, come quando Luca ha iniziato a battere sul suo djembè, seguendo un ritmo tutto suo, un’animatrice ha preso il suo ukulele e ha iniziato ad accompagnarlo e Luca si è messo a cantare una nenia con aria contenta, gli altri ragazzi si sono avvicinati incuriositi. 10 minuti scarsi in tutto, ma che soddisfazione! Alla fine di queste sei settimane di Oratorio Estivo mi sono chiesta a chi faccia bene un progetto così, per chi ha senso riproporlo tutte le estati. I bambini e ragazzi con disabilità sono i primi che vengono in mente. Che però non sono mai più di 4-5 ogni anno, date le limitate risorse del progetto: un numero minimo, se teniamo conto di tutti coloro che avrebbero effettivamente bisogno di partecipare. Bisogna allargare un po’ lo sguardo per capire bene quanto sia importante lo sforzo e la fatica che ogni anno questa Comunità Pastorale sostiene. Se da un punto di vista meramente quantitativo i conti si fanno in fretta, l’impatto positivo che ha la presenza di questi ragazzi speciali è ben più vasto di quello che si potrebbe pensare. La loro disabilità, infatti, costringe gli altri – i bambini, gli animatori, i volontari – a fare i conti con la loro diversità, con la loro inadeguatezza, con i loro limiti. Ma la loro presenza ci ricorda, soprattutto, che il limite è una condizione profondamente umana, che accomuna tutti e le persone con disabilità lo rendono solo più evidente. Allora un progetto così fa bene all’intera comunità perché allena la nostra capacità di fare pace con i limiti di ciascuno di noi e di accogliere tutti, ma proprio tutti.Anche noi stessi. Federica De Stefano *I nomi dei minori indicati nell’articolo sono inventati
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Locandina della Festa + Clicca QUI per prenotare il pranzo! Messaggio dell'Arcivescovo per la festa di apertura degli Oratori Iniziamo a preparare un nuovo anno oratoriano che inizierà ufficialmente con la Festa di apertura degli oratori, fissata nella Diocesi di Milano per domenica 26 settembre 2021. L'Arcivescovo ci consegna il suo Messaggio e ci invita a fare dell'oratorio un "paese" dove ragazzi e ragazze imparano ad aprirsi alla vita come dono di Dio, ad ascoltare la voce del Signore Gesù, ad andare lontano mettendo in pratica il comandamento dell'amore. Lo slogan "Ama. Questa sì che è vita!" ci indicherà lo stile per abitare quel "paese" meraviglioso che si chiama oratorio. In allegato abbiamo pubblicato il gioco per la festa dell'oratorio; suggerimenti e attenzioni per una fiaccolata; attività per presentare il tema dell'anno oratoriano ai ragazzi. Conosco un paese dove i fiori sono vanitosi. Fioriscono solo se ci sono ammiratori disposti alle esclamazioni: «Guarda che bello! Che meraviglia!». Il paese dei fiori vanitosi è rimasto senza fiori. In assenza di ammiratori e di applausi, i fiori sono avvizziti. Ma io propongo di trapiantare i fiori vanitosi nel paese dove il sole li sveglia per fiorire gratis, solo per il gusto di essere vivi. Questo paese si chiama oratorio: dove i ragazzi e le ragazze rispondono, ascoltano la carezza del sole e si aprono alla vita. Non hanno bisogno di ammiratori, ma di un terreno buono per mettere radici e di un’aria pulita per diffondere profumo, gratis, solo per il gusto di essere vivi e di ringraziare per il dono della vita. Conosco un paese dove i cani sono sordi. Cioè, non propriamente sordi, ma tengono le cuffie. Hanno l’udito raffinato e sono infastiditi dal rumore. Perciò ascoltano la musica. Non sentono il passo del padrone e non si rallegrano. Non sentono l’avvicinarsi degli estranei e non abbaiano. Come cani da guardia non valgono niente! Ma io propongo di invitare i cani con le cuffie nel paese dei messaggi irrinunciabili. Gli abitanti stanno con le orecchie bene aperte, perché non vogliono perdere i messaggi irrinunciabili, quelli che aiutano a vivere e sperare. Questo paese si chiama oratorio: dove i ragazzi e le ragazze imparano ad ascoltare per distinguere la voce di Gesù che rivela la via della vita dalla tentazione che suggerisce la via della morte. Anche ai cani toglieremo le cuffie: riconosceranno la voce amica e faranno festa; faranno buona guardia per respingere la voce triste del tentatore. Conosco un paese dove gli uccelli sono muti. Cioè, non propriamente muti, ma non cantano. Sono arrabbiati. Infatti hanno cantato a lungo per svegliare il mondo a godere del mattino, ma i ragazzi dormiglioni hanno continuato a dormire. Hanno cantato a lungo per invitare alla festa e alla gioia e gli adolescenti immusoniti hanno continuato a tenere il muso. Hanno cantato a lungo per narrare di paesi lontani e suggerire viaggi meravigliosi, ma i giovani pigri hanno continuato a impigrire sul divano. Perciò gli uccelli si sono scoraggiati e non cantano più. Ma io propongo che gli uccelli si radunino sulle piante del paese della danza e dei sogni, dove ragazzi, adolescenti e giovani amano il futuro e si entusiasmano dei testimoni che hanno seminato gioia su tutta la terra. Questo paese si chiama oratorio: dove ragazzi e ragazze ascoltano le voci del mondo e si sentono vivi per andare lontano. Sono fieri di essere gli abitanti del domani, sono contenti di essere stati scelti per la missione di aggiustare il mondo, imparano il mestiere di vivere, perché non vogliono sciupare la vita. Invito tutti e per tutto l’anno ad abitare il paese dove si ama la vita, perché è dono di Dio, è la vita di Dio; ad abitare nel paese dove si ama la vita, perché è vocazione alla gioia, la gioia di Dio; dove si ama la vita e si guarda lontano, perché si vorrebbe condividere con tutti la grazia di abitare in Dio. Questa è la vita eterna, che conoscano te, l’unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo (Gv17,3).
2 Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, 3 poiché io sono il Signore, tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore.[...] 4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo (Is 43,2-4) Questa è stata per noi l'esperienza dell'oratorio estivo di questo anno: abbiamo attraversato il deserto, abbiamo scoperto come l'amore di Dio non si ferma di fronte alle emergenze e alle catastrofi di ogni tempo, ma anzi continua la sua opera di creazione. Anche in questo anno partivamo da zero: pochi contatti, poche relazioni con i ragazzi e le loro famiglie, poche conoscenze con gli animatori, soprattutto a causa delle continue interruzioni educative che l'emergenza sanitaria ha portato. Eppure questo deserto educativo lo abbiamo visto crescere, giorno dopo giorno, anche con provocazioni inaspettate. Per questo verso la conclusione dell'oratorio estivo vogliamo rilanciare alcuni aspetti: 1. Il concerto dei talenti. In queste settimane ci siamo trovati a coordinare oratori con l'aiuto non solo degli animatori, ma anche di tanti volontari. Quanta sinergia che si è venuta a creare, quante scoperte reciproche, che bellezza il camminare insieme per un unico grande obiettivo:far riscoprire la grandezza della vita che si mette in gioco, che non sta in panchina. La testimonianza di fede dei nostri oratori parte da qui, dal concerto dei talenti. Chi ci ha aiutato nel servizio mensa, chi nel tenere i gruppi, chi nella pulizia degli oratori, chi nell'organizzare alcuni momenti di essi. Un concerto di talenti a immagine anche del concerto educativo che abbiamo vissuto nel coordinamento delle cooperative Intrecci e Pepita con gli spunti educativi che ci hanno donato, nell'interagire con gli educatori legati al progetto Inclusione che in questo anno particolarmente ha trovato la pienezza della sua vocazione, grazie alla bella intesa e alla propositività degli educatori coinvolti. E in questo concerto dei talenti dobbiamo riconoscere anche la bellezza di vedere negli animatori dei passi in avanti. Non è stato semplice indossare la maglietta dell'animatore in questo oratorio, soprattutto per chi non ne aveva mai fatto esperienza. Eppure passo dopo passo, ogni giorno, sono usciti fuori la grinta e la bellezza del diventare dei gruppi che sanno interagire tra loro nelle diverse dinamiche degli oratori coinvolti nel progetto. 2. La gioia della semplicità. Abbiamo sperimentato settimane dove al centro non c'erano grandi progetti, ma soprattutto i ragazzi con il loro vissuto. La loro spontaneità, l'esigenza anche di raccontarsi, la loro esuberanza nel gridare "Hurrà" e le provocazioni che ci hanno donato diventano un tesoro da condividere, anche nella fede. Diciamo che se da una parte il nostro compito era quello di coordinare degli oratori, il vero coordinamento non passa da una struttura organizzativa, ma dal mettersi in gioco nelle relazioni, in quelle relazioni che costruiscono l'oratorio e il nostro essere Chiesa. Ed è bello vedere provocazioni dai bambini più piccoli ai ragazzi delle medie, provocazioni anche legate ai nostri giorni, che ci chiedono a noi di essere veramente adulti non solo anagraficamente, ma anche nello stile educativo dell'accompagnare e del sapersi narrare nella verità. 3. Lo sguardo del futuro. Questa esperienza estiva non si conclude qui, ma da qui partono nuovi cammini. Stiamo già pensando un nuovo progetto sui ragazzi adolescenti, in particolare alla luce delle loro richieste di confronto sul mondo di oggi, sulle domande di fede e sul modo più attento di accompagnare i ragazzi. Stiamo progettando un nuovo anno perché l'esuberanza di questi giorni non si spenga, ma diventi lo stile di una comunità che tutta insieme cammina, valorizzando anche le vocazioni che le nostre realtà oratoriali hanno. Stiamo progettando percorsi nuovi per accompagnare e rileggere questo tempo, per saperlo affrontare negli imprevisti che ancora porta con sé, per saperlo vivere non nella speranza solo che passi, ma nella provocazione di una crescita nella nostra testimonianza educativa e di fede. Il deserto non è più sterile, non è solo sabbia, il deserto fiorisce perché l'amore di Dio come aria frizzante ha attraversato le nostre vite in queste settimane. E da questo amore unico noi partiamo per nuove mete, nuovi orizzonti. E a te che leggi queste righe vogliamo chiederti: vuoi far parte anche nel piccolo di questa avventura? Ti aspettiamo a settembre, a inizio delle attività educative e con tutte le news che daremo su di esse! Gli educatori con don Matteo
È uno degli appuntamenti che ci è mancato di più lo scorso anno… ma finalmente ora ritorna! Dopo l’oratorio estivo con il suo carico di entusiasmo, i suoi giochi e animazioni varie, le vacanze estive dell’Oratorio sono l’appuntamento più atteso e desiderato. E quest’anno il motivo è uno solo: ricominciare a camminare! Ed ecco le fantastiche mete di questa estate: Macugnaga per i ragazzi delle elementari, il Passo Gavia per i ragazzi di 5a elementare, medie e adolescenti, il cammino della Via Francigena da Lucca a Siena per i giovani. In questi giorni adulti e giovani si stanno ritrovando in diverse serate a preparare i campi. Temi da affrontare, gite da vivere, cosa fare da mangiare, quali attenzioni da avere… insomma tante cose da preparare e pensare, a cui si aggiungono le attenzioni alle normative covid del periodo. Ma in tutti brillano i ricordi delle diverse esperienze estive: dai fatti più divertenti, a quelli che sono stati oggetto di riflessione e crescita. Sì ogni vacanza è una esperienza che lascia un segno, un segno di crescita, un segno di fede. Quali sono gli ingredienti di una esperienza così? Anzitutto le vacanze estive dell’Oratorio sono una esperienza di comunità! Nei giorni che si vivono insieme si impara a stare insieme agli altri, a condividere abitudini e a conoscersi meglio, sapendo veramente apprezzare l’altro per il dono che è. Insieme si cammina, insieme si mangia, insieme si gioca, insieme si prega, insieme si riflette, insieme: si diventa nella vacanza un corpo solo e unico perché unici sono i ragazzi coinvolti! L’importanza dell’essere un noi che esce dal proprio io: è questo il primo ingrediente che vedo in una esperienza così. Le vacanze estive sono anche un tempo per lasciare spazio a Dio! A Dio che continua a creare e a operare cose meravigliose in un silenzio che a noi sembra assurdo, abituati a tanta comunicazione, ma che invece dice e racconta come nella vita le cose più importanti e significative avvengono nel silenzio. La vacanza estiva con i suoi paesaggi sempre spettacolari ci invita anche a vedere più in profondità questa presenza di Dio, presenza di amore, presenza paterna, presenza amicale che si rivela nel nostro camminare insieme. Infine la vacanza estiva è una occasione per mettersi in gioco! Lo stare insieme diventa un invito a non sottrarsi, ma a mettere in gioco i diversi talenti di ciascuno. Non solo: è in questa sinfonia dei talenti che emerge la bellezza dell’ascoltarsi, del conoscersi, del non avere paura di compiere e prendere scelte, anche piccole, ma significative. I temi che accompagneranno i diversi campi e il cammino dei giovani hanno questo obiettivo: quale è la meta di questo viaggio nel viaggio della tua vita? Ci auguriamo tutti che queste esperienze siano una vera occasione di crescita e di fede per tutti i nostri giovani. E per questo che vi chiedo: accompagnateci in questo tempo così unico e prezioso con le vostre preghiere! Don Matteo
I nostri oratori si preparano ad una grande estate dove tutti, nessuno escluso, potranno gridare ad un coro solo: HURRA! Ora però è il tempo di Formazione, per scoprire nuove cose sul nostro modo di essere animatori e volontari in Oratorio. Ecco alcune proposte! Formazione animatori Junior Formazione animatori del Decanato
Anche quest’anno la capienza dei nostri oratori è ridotta a causa delle norme AntiCovid che prevedono distanze tra i ragazzi di 1 m, altre distanze tra i gruppi. I protocolli adottati sono visibili sulla pagina dell'Oratorio Estivo LE SEDI Dal 10 giugno al 23 luglio Bobbiate per le elementari della zona sud - tutto il giorno Masnago per le elementari della zona nord - tutto il giorno Dal 10 giugno al 16 luglio Avigno per le medie della zona nord - tutto il giorno Calcinate per le medie della zona sud - il pomeriggio ORARI Mattino Ingresso dalle 7.30 alle 9.00 Preghiera, attività laboratoriali, giochi, balli, gite, spuntino Uscita alle ore 12.00 per chi esce Pranzo dalle ore 12.30per chi si ferma Uscita alle 13.45 per chi fa l'opzione mattina + pranzo Pomeriggio Ingresso dalle 13.45 alle 14.15 Preghiera, attività laboratoriali, giochi, balli, gite, merenda Uscita alle ore 17.30 LISTA DI ATTESA Abbiamo già raggiunto con le iscrizioni la capienza massima dei nostri oratori per le normative COVID. Per la richiesta di possibilità di iscrivere il proprio figlio e la disponibilità di posti inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. gli oratori di Masnago e Avigno Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. gli oratori di Bobbiate e Calcinate indicando nome e cognome del ragazzo, classe, che oratorio desidera frequentare, che tipo di proposta vuole vivere. PAGAMENTI Il saldo del pagamento della settimana va effettuato attraverso bonifico nei primi giorni della settimana che il ragazzo vive. Si accetta principalmente questa modalità di pagamento. Le segreterie degli oratori riceveranno solo quelle famiglie che hanno difficoltà a saldare con il metodo di bonifico o hanno particolari difficoltà, già segnalate a don Matteo e agli educatori. SEGRETERIE Le segreterie riceveranno solo per appuntamento. Per prenotare un appuntamento o per altre informazioni contattare i seguenti numeri nell’orario dalle 17.30 alle 19.00: segreteria dell’Oratorio di Masnago (anche per Avigno): 3515220729 segreteria dell’Oratorio di Bobbiate (anche per Calcinate): 3515592718 Buon oratorio estivo a tutti!
Non staremo fermi in questo oratorio estivo, tutt'altro! Vogliamo riprendere quella vita che in questi mesi è stata messa in stand by dalle varie restrizioni! Riprenderla nel rispetto dei protocolli, come nella esperienza dello scorso oratorio estivo, riprenderla con quelle attenzioni che abbiamo imparato ad assumere in questo anno e mezzo. Riprenderla con un grido di gioia, che diventa il nostro motto: #Hurrà ! Questo è il tema dell'oratorio estivo, incentrato sulla riscoperta del valore del gioco! Anche la Parola ci parla del gioco! Il profeta Zaccaria al capitolo 5, versetto 8 indica la nuova gioia per il popolo che ritorna a Gerusalemme. Gli anziani esulteranno di gioia a vedere i loro figli e nipoti giocare a Gerusalemme, la città abbandonata a causa dell'esilio! Ecco allora come vogliamo che siano i nostri oratori in questa estate 2021: piazze dove adulti e giovani in una sinergia straordinaria possano stupirsi delle meraviglie che il gioco e il mettersi Insieme Ingioco crea! Tre figure educative professionali coinvolte nel nostro progetto, coordinate dalla cooperative Pepita e Intrecci, educatori professionali coinvolti nell'attenzione ai ragazzi disabili, un gruppo animatori che sta crescendo giorno dopo giorno e che vuole divertirsi e trasmettere il divertimento mancato n questi mesi ai più piccoli, come quando loro erano piccoli: gli ingredienti ci sono! Saremo sostenuti dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto in questo progetto, ma abbiamo bisogno del sostegno economico e delle forze volontarie da parte della comunità, perché i costi come sempre si rivelano alti, soprattutto in un tempo difficile come questo. Soprattutto il sostegno economico è per aiutare quelle famiglie che non si possono permettere una esperienza come questa: la nostra comunità desidera essere inclusiva con tutte le situazioni di povertà, perché tutti, nessuno escluso, possa gridare a piena voce Hurrà! La proposta: Alla luce delle forze educative a nostra disposizione (don Matteo e tre figure educative professionali) in comunità pastorale pensiamo di attivare quattro sedi: Avigno per i ragazzi delle medie delle parrocchie di Avigno, Masnago e Velate, attivo nel pomeriggio Bobbiate per i ragazzi delle elementari delle parrocchie del lago, attivo sia al mattino, sia al pomeriggio con la possibilità del pranzo Calcinate per i ragazzi delle medie delle parrocchie del lago, attivo nel pomeriggio. Masnago per i ragazzi delle elementari delle parrocchie di Avigno, Masnago e Velate, attivo sia al mattino, che al pomeriggio, con la possibilità del pranzo. Per i ragazzi di Capolago pensiamo di mettere a disposizione una navetta che colleghi Capolago con Bobbiate e Calcinate. Ci vorrà un minimo di iscritti, ancora da definire, per riempire i costi della navetta. Per le famiglie dei ragazzi delle medie per cui è necessaria la presenza in oratorio fin dalla mattina con la possibilità del pranzo, potranno fermarsi al mattino negli oratori di Bobbiate (per la zona sud) o di Masnago (per la zona nord). I protocolli: Non sappiamo che norme regoleranno le attività dell'oratorio estivo, ma probabilmente i protocolli che dovremo seguire saranno quelli di Summerlife dello scorso anno , per questo i ragazzi verranno divisi in diversi gruppi con degli animatori e degli adulti volontari che controlleranno il rispetto delle norme. I gruppi potranno usare anche le zone verdi vicine ai nostri oratori, oppure oratori vicini per svolgere le attività in piena sicurezza. Di una cosa siamo sicuri: abbiamo ancora bisogno della straordinaria forza di volontari e giovani che l'anno scorso si è manifestata e di cui abbiamo ancora oggi bisogno per vivere come comunità questa grande occasione! Sono figure necessarie per la formazione dei gruppi dei ragazzi, per il controllo del rispetto delle norme di sicurezza e per l'aiuto nella pulizia degli spazi a fine giornate. Per dare la propria disponibilità vi chiediamo di contattare don Matteo o le educatrici. Anche quest'anno i pranzi verranno preparati dall'Istituto professionale alberghiero De Filippi di Varese. Preiscrizione: Poiché il progetto è in fase di definizione, avviamo già da questa domenica una preiscrizione che potrete trovare al seguente link Pre-iscriviti! La preiscrizione chiuderà con domenica 23 maggio, così da attivare poi le iscrizioni all'oratorio estivo con una proposta più precisa. La partenza dell'oratorio estivo è prevista per giovedì 10 giugno e si concluderà per le medie il 16 luglio, per le elementari il 23 luglio. Costi: * I costi comprendono il materiale, tra cui il materiale sanitario, il buono pasto, e le merende. ** comprende assicurazione e maglietta dell'oratorio First Name Last Name Countries Capitals Ronald Curiel USA Washington, D.C. Roger Morison Sweden Stockholm Luca Jane Russia Moscow Marry Chan China Beijing In particolare vogliamo dare una attenzione: Ai ragazzi con fragilità o disabilità , costruendo un progetto ad hoc inclusivo per loro con la cooperativa Intrecci. Per questo vi chiediamo di segnalarci queste situazioni entro il 16 maggioper attivare un progetto personalizzato con l'accompagnamento di figure educative professionali. Alle famiglie che vivono una situazione economica complessa , dovuta anche alla crisi legata alla situazione pandemica. Non vogliamo che il dato economico sottragga ai ragazzi la bellezza dell'esperienza. Le famiglie che vivono questa situazione potranno contattare personalmente don Matteo per fissare un appuntamento. Entro il 30 maggioabbiamo bisogno di sapere le diverse situazioni di difficoltà economica, per attivare i diversi aiuti, anche pubblici. Il nostro progetto è in partenza e per ora è scritto sulla carta... ma non vede l'ora di diventare una nuova esperienza per tutta la comunità, una nuova occasione per sperimentare la gioia dello stare insieme e del mettersi insieme in gioco verso nuove avventure! Per ogni info contattare: don Matteo - 3893143032 Elisabetta - 3407729455 Stefania - 3487646478
3 VS 3 minimo una donna per squadra – 7 giugno Termine iscrizioni – 5,00 € Quota d’iscrizione a persona da LUNEDÌ 14 a SABATO 19 GIUGNO - PRESSO L’ORATORIO DI AVIGNO Via Astico, 14 - VA Le iscrizioni dovranno essere confermate via mail o whatsapp complete di nominativi dei partecipanti a: Chiara 3420664418 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Simona 3349574864 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.